
La regione lombare è costituita da cinque vertebre (da L1 a L5). Tra le vertebre ci sono i dischi composti da fibrocartilagine che fungono da ammortizzatori delle vertebre e forniscono una protezione per il midollo spinale.
Le faccette articolari delle vertebre controllano il movimento della
colonna vertebrale.
La stabilità della colonna è data da legamenti e muscoli.
I più importanti sono i muscoli multifidi, che s’inseriscono lungo la
parte posteriore della colonna vertebrale e permettono alcuni
movimenti comuni come camminare, sedersi e sollevare pesi.
Un disco intervertebrale possiede un nucleo costituito da una sostanza gelatinosa detta matrice, circondato da un anello fibroso. Il nucleo polposo del disco intervertebrale è la più voluminosa struttura priva di vasi sanguigni e nervi. La densità cellulare è minima. Data l’assenza di vascolarizzazione, la nutrizione del nucleo polposo avviene tramite un meccanismo osmotico.
La matrice del nucleo discale è caratterizzata da una potente idrofilia (capacità di attrarre acqua), che assicura al disco l’afflusso di fluidi e sostanze nutrienti. Le cellule del nucleo polposo producono le sostanze della matrice in cui sono immerse.
La ricerca medica afferma che, con il passare degli anni, i dischi degenerano, perdendo sia flessibilità, sia la capacità di ammortizzazione, causando un irrigidimento di tutta la colonna lombare.
Dopo quest’ affermazione mi chiedo: “… e chi ha riduzione in altezza del disco a venti anni?”. Io la penso così….