Ginnastica Posturale: migliorare la mobilità articolare
Gli esercizi di ginnastica posturale hanno l’obiettivo di ridare al corpo un assetto più fisiologico e quindi più armonico. Con questa definizione si include anche la prevenzione di eventuali patologie di origine posturale. Per natura l’uomo è predisposto al benessere perché sente il bisogno irrefrenabile di muoversi, di fare fisicamente qualcosa, di impegnarsi muscolarmente, di sentirsi affaticato. Il movimento è un bisogno fisiologico insito nel DNA e a livello percettivo ogni bambino ne sente la necessità, lo ricerca con caparbietà attraverso il gioco, la musica, la scoperta di sè, degli altri e del mondo.
La ginnastica posturale NON dovrebbe esistere, NON dovrebbe esser praticata, ricercata. La realtà attuale è però un’altra. Il sistema economico e sociale ci hanno indotto a rovesciare, a ribaltare, ad invertire le nostre priorità. Prima c’è il dovere, l’obbligo di avere, possedere a tutti i costi quello che la società ci impone (un certo tipo di casa, un certo tipo di macchina, di alimentazione di privilegi, uno status di medio/alto livello).
Poi c’è, se avanza tempo, la cura, il benessere, il movimento per il nostro corpo. Tutti oggi ricercano un lavoro di un certo prestigio, dove s’ impiegano poche ore (che poi sono sempre di più) per guadagnare tanto. Moltissimi di questi lavori sono sedentari, immobilizzano il corpo, cristallizzano le articolazioni, tendono la muscolatura da una parte e la contraggono dall’altra, irrigidiscono i legamenti, i tendini, bloccano la microcircolazione in quei tessuti (come le cartilagini e i menischi) che servono al movimento stesso. L’uomo, in questo stato, DEVE ricercarsi un modo, una soluzione che possa far fronte a questa degenerazione fisica. Questo “DEVE”, per fortuna, è il corpo che lo dice con segnali ben precisi come il mal di schiena, le spalle chiuse, il collo rigido, il mal di testa ecc…
Quindi, ci siamo inventati lo sport, le palestre, i centri fitness, ogni tipo di corso per rimettersi di nuovo in riga, riportarsi fisiologicamente in asse, stare bene, sentirsi in forma, belli e pronti per ricominciare a lavorare di nuovo. La ginnastica posturale si inserisce in un contesto ben preciso: ridare al corpo una struttura più armonica, meno rigida, più elastica, più tonica, più mobile. Per dare un senso, un inizio, una corretta progressione a questa ginnastica bisogna sapere che la parte più importante è la colonna vertebrale. Da qui si parte.
Ogni esercizio di ginnastica posturale deve coinvolgere parzialmente o interamente il rachide. Gli esercizi posturali di mobilizzazione della colonna vertebrale, nei piani frontali, sagittali, trasversi e nell’asse longitudinale sono alla base del percorso/protocollo per risvegliare tutto il sistema articolare (corpi vertebrali), muscolare, tendineo e legamentoso profondo, medio e superficiale. I vari piani d’azione utilizzati negli esercizi per la schiena possono e devono esser combinati fra loro. E’ sconsigliato svolgere solo esercizi in flessione del busto in avanti o solo in flessione laterale. La progressività dell’allenamento e dell’adattamento del corpo implica, presuppone, ricerca anche movimenti combinati su diversi piani (ES: estensione + torsione del busto). Nella ginnastica posturale non esiste un movimento, un esercizio che fa male, che provoca dolore e che non deve esser svolto. C’è molta confusione in merito a questo pensiero.
Ho sempre affermato che non deve esser svolto un esercizio in presenza di dolore, ma non perché l’esercizio non va bene o è svolto male. Solo in uno stato patologico alcuni esercizi possono esser controproducenti. Per esempio: se ho una discopatia, gli esercizi in torsione del busto potrebbero peggiorare la situazione, procurando dolore. A chi soffre di lombalgia, viene consigliata una ginnastica posturale mirata a quella patologia.
Se invece abbiamo rigidità, contratture, tensioni, spalle chiuse, cervicali dolenti, ipercifosi dorsale, iperlordosi lombare o scoliosi stabilizzate, si consiglia la ginnastica posturale globale che ha lo scopo di rimettere in asse la colonna vertebrale.
Preciso una cosa importante: la ginnastica posturale NON è una ginnastica correttiva. La ginnastica correttiva può e deve esser svolta solo in età evolutiva (4-14 anni), quando ancora c’è la possibilità di deviare un atteggiamento scoliotico. La ginnastica posturale NON corregge una scoliosi. Con gli esercizi posturali si riduce la tensione muscolare dalla parte convessa della scoliosi e allunga la parte concava (anche del compenso) con il risultato di attenuare la rigidità ritrovando elasticità e flessibilità nelle zone delle due curve. Se vuoi riarmonizzare, riallineare e ri-mobilizzare la Tua colonna vertebrale inizia con il corso COMPLETO di Ginnastica Posturale che trovi presentato QUI. Nel prossimo articolo entriamo nella parte tecnica e specifica della ginnastica posturale. Se questo articolo è stato utile e interessante, Ti invito a diffonderlo a tutti gli amici e conoscenti. GRAZIE!
Mi impegno ad ascoltarvi al piú presto Marilù
GRAZIE Marilù
Grazie . Molto interessante .
GRAZIE a TE Angela.
ciao Luca
tu pensi che io che ho subito 15 anni fa un intervento di asportazione ernia discale l5 s1, con alre 2 ernie cervicali e 2 lombari, possa comunque eseguire questi esercizi?
considera che sono presenti cifosi, lordosi e scogliosi… un po sfigato lo so…
ciao
grazie
Gino
Certo Gino, ovvio che non devi eseguirli come l’ampiezza che dimostro io. Limita l’escursione fino ad un leggero fastidio, non dolore.
Una domanda Luca,
con cinque ernie sulla colonna vertebrale ,posso fare questi esercizi di ginnastica posturale?
Grazie
Dora
Certo Dora, sempre rispettando i tuoi limiti articolari senza arrivare al dolore ma solo ad un leggero fastidio.